Mostra "PICENI popolo d'Europa"

 

 

teatro ventidio basso

 

Il progetto per il Teatro Ventidio Basso fu affidato nel 1839 ad Ireneo Aleandri ideatore anche dello Sferisterio. L'attività artistica iniziò nel 1846 col le opere liriche di "Ernani" e  "I puritani" , anche se il teatro non era ancora ultimato. Nel 1932 fu acquistato dal Comune ; rimase chiuso dal 1979 al 1994 per un lungo restauro , e l'attività fu ripresa con la rappresentazione de "La Traviata".

 

pinacoteca civica

 

Situata nel palazzo comunale, fu istituita nel 1861 con il trasferimento di opere d'arte dalle chese degli ordini religiosi soppressi. Rappresenta una delle più importanti pinacoteca del centro Italia.

 

 

 

Auditorium CARISAP

 

Il Centro Convegni Carisap è stato ottenuto dall'aggregazione di due ex chiese ormai diroccate, San Giovanni ad Templum e San Francesco di Paola, che la Carisap ha dapprima acquistato e poi restaurato tra il Novembre '89 ed il Giugno '92. Il Centro è stato programmato per ospitare mostre d'arte e convegni a carattere tecnico e scientifico, concerti, conferenze, mostre e altre manifestazioni culturali.

    Ha una capacità di circa duecentocinquanta persone ed è curato in ogni minimo particolare, dalla raffinatezza della sua mobilia alla funzionalità dei servizi e alla modernità delle attrezzature tecniche. Strutturato per diventare un fulcro della vita culturale ascolana, esso rappresenta il ricco omaggio che la Carisap, in occasione del 150° di fondazione, ha inteso offrire alla sua città.

 

   

    Facilmente raggiungibile da Piazza del Popolo, a due passi dalla chiesa di Santa Maria inter vineas, il Centro si trova in pieno centro storico in posizione panoramica su una pittoresca ansa del fiume Tronto incastonato in un intrico di strette e caratteristiche rue.

    Luogo di maggior rilevanza è rappresentato dalla Sala Convegni situata all'interno dell'ex chiesa di San Francesco di Paola.

    L'edificio è introdotto da un pronao poco profondo sorretto da sei colonne di travertino e coronato da un frontone triangolare che al centro reca la leggenda "Charitas", elemento più caratteristico dell'iconografia del Santo di Paola.


 Varcato il grande portale, si entra appunto nella Sala che si presenta già a prima vista molto suggestiva sia nelle linee architettoniche che nei delicati accostamenti cromatici e nel discreto ma raffinato arredo.

    Otto pilastri angolari e altrettante colonne libere configurano quattro maestose serliane.
Il pavimento poi, in cotto rosato con decorazione centrale rispecchia fedelmente, nel materiale e nel disegno, quello ideato e posto in opera nel lontano 1914.

    Il tendaggio, il mobilio, le poltrone in velluto contribuiscono non poco a rendere l'ambiente molto equilibrato.